Monday 14 October 2019

"Il ruolo struttutrale dell'informazione: Terza Ondata" -10.10.19- RIFLESSIONI E SPUNTI-



Il ruolo strutturale dell’informazione: la TERZA ONDATA

“Se la trasparenza era l'estetica e l'etica, la ragione e la tecnica, di un mondo che razionalmente voleva affrontare per le grandi masse di lavoratori dell'industria un avanzamento di civiltà degli standard di vita (e vi è riuscito!), auspico che l'interattività costituisca un punto di coagulo dei pensieri di oggi per una architettura che, superata l'oggettività dei bisogni, possa affrontare la soggettività dei desideri”. (da Antonino Saggio, "Nuova soggettività. L'architettura tra comunicazione e informazione")

Riflessioni e spunti:
Uno degli aspetti più rilevanti della società contemporanea è decisamente la soggettività che effettivamente, come visto a lezione, caratterizza anche gli ambiti più impensabili della quotidianità. Tutto è personalizzato e personalizzabile, a scopo non solo estetico ma anche di “marketing”. E forse le persone tendono a volersi “distinguere” anche in risposta a una società che tende all’ “apparire”, più che all’ “essere” (il fatto che “esistiamo”, per usare una citazione della lezione, ormai è dato per scontato; conta l’“informazione” che di noi vogliamo trasmettere) …
Ma la soggettività è anche positività, come visto porta al riciclo e al riuso e può avere un ruolo determinante anche nel campo dell’architettura e della progettazione urbana (o meglio “ri-progettazione” dell’“interstizio”). Un ruolo fondamentale giocano in ciò le componenti dell’interattività e della flessibilità.

A riguardo mi è sembrato interessante riportare il caso della “CASA Ojalà: the infinite choice” presentata al Milan Design Week lo scorso Aprile: il nome fa riferimento, non soltanto all’infinità di scelte e combinazioni che questa casa di appena 27 metri quadrati offre al suo inquilino, e che la rendono una casa prefabbricata piccola, ma interamente personalizzabile; la scelta significa anche “la scelta dell’infinito”, ovvero di vivere a pieno gli spazi.









No comments:

Post a Comment