Wednesday 15 January 2020

Modellazione Tridimensionale per Oggetti Verso una Progettazione Architettonica Interattiva


Modellazione Tridimensionale per Oggetti
Verso una Progettazione Architettonica Interattiva
Di Antonino Saggio

Tramite la descrizione di esperienze progettuali compiute dall’autore nel corso del biennio 90-91, l’articolo mostra le grandi opportunità che il CAAD offre come supporto e integrazione delle pratiche tradizionali di progettazione, aprendo la strada a livelli, oggi ancor più elevati di allora, di interattività raggiungibili (what if…???). Il Computer Aided Architectural Design offre vantaggi non solo di ordine pratico (“relazioni di andata”) quali facilità di manipolare, duplicare, trasmettere dati e lavorare in spazi limitati, ma anche “stimoli intellettuali” (“relazioni di ritorno”). Questi ultimi possono interessare sia direttamente l’ambiente informatico in cui noi progettisti operiamo, consentendo ad esempio operazioni di deformazione e trasformazione proporzionale o meno, sia possono travalicare gli ambiti di nostra stretta competenza così da analizzare, scomporre, descrivere, talvolta concepire il progetto stesso in maniera “non convenzionale”, mutuando aspetti dal mondo grafico, cinematografico, artistico, ecc… Importanti “relazioni di ritorno” riguardano anche la ri-programmabilità, ossia la facilità che gli utenti hanno di implementare programmi esistenti inserendo nuove funzioni e comandi (i così detti plug.in), nonché l’interattività, ossia la possibilità di applicare modifiche e osservare in tempo reale cosa questo comporta alla totalità del modello, o del foglio elettronico. Nei modelli tridimensionali questo aspetto è strettamente legato all’organizzazione per strutture gerarchiche, come ben insegna l’ambiente BIM.  
Antonino Saggio espone tre casi esemplari in cui si comprende quanto la modellazione tridimensionale offra enormi potenzialità allo sviluppo progettuale.
Grazie alla modellazione tridimensionale delle volte a cassettoni per le nicchie del College di Belle arti dell’Università Carnegie-Mellon di Pittsburgh è stato possibile sviluppare il disegno dei progettisti e attuare le deformazioni necessarie per ottenere la resa visiva desiderata: ciò non sarebbe potuto avvenire senza la simulazione tridimensionale, e l’organizzazione gerarchica del modello stesso ha consentito di operare modifiche sulla “sezione tipo” della nicchia e vederne la ripercussione immediata sulla “nicchia completa”. Nel progetto per un “parco tecnologico” per Roma la gerarchizzazione ha consentito di sviluppare nel dettaglio circa 100 case: due “ogetti casa” sono stati replicati, localizzati planimetricamente e poi lavorati per sottocategorie testando infissi, recinzioni, coperture, per trovare le soluzioni più adeguate. Infine, il progetto di residenze e servizi per la città di Nimega mostra un livello maggiore di complessità nell’organizzazione gerarchica del modello prevedendo 5 livelli a cascata (modello inter0, contesto, aggregazioni di abitazioni, volumi di sei case-tipo, elementi accessori). Ogni elemento di livello inferiore è inserito e duplicato in quello di ordine superiore e ogni modifica di esso comporta una modifica in tempo reale del modello nella sua totalità.
Anche se l’articolo riguarda esperienze relativamente lontane da noi rende evidenti i punti cruciali delle potenzialità del CAAD, e in particolare dell’ambiente BIM, che proprio sull’organizzazione gerarchica (categoria, famiglia, tipo, istanza) fonda la sua logica. E’ evidente che tali strumenti non sono dei sostitutivi dei mezzi tradizionali né della mente del progettista, non possono né devono “progettare per lui”. Il progetto di architettura è un atto unico e essenzialmente creativo, e la modellazione tridimensionale rappresenta un modo per ampliare le possibilità progettuali, renderle più agevoli, stimolare nuove idee e processi. Non solo: ad oggi con un software BIM come Revit, è possibile gestire l’intero ciclo di vita dell’edificio, andando ben oltre la sola progettazione per simularne il comportamento reale, stimare costi e tempi di realizzazione, gestire processi di manutenzione, ristrutturazione. Abbiamo tutti i mezzi a nostra disposizione, sta a noi saperli usare nella maniera più opportuna, a servizio della nostra creatività…