Wednesday 9 October 2019

Riflessioni/approfondimenti sugli esempi



1. Frank Gehry -Guggenheim Museum Bilbao, pag. 31 di "Introduzione alla rivoluzione informatica in Architettura"-

L'architettura torna a essere metafora e espressione: forme libere, impensabili in un passato non troppo lontano, prendono forma concreta. Inoltre l'aspetto comunicativo gioca un ruolo fondamentale: come ben messo in evidenza dai passaggi del libro l'architettura diviene "meta di pellegrinaggio", quasi commercializzata come prodotto. Ciò potrebbe avere risvolti ben più positivi di quelli legati al semplice "turismo".

Se si pensa alla grande potenzialità che tutt'oggi arte e architettura hanno di catalizzare l'attenzione pubblica -grazie anche agli strumenti persuasivi della comunicazione - ciò potrebbe rappresentare la "chiave di volta" per affrontare alcune problematiche urgenti (cambiamento climatico, riduzione di risorse idriche, inquinamento, povertà ecc...): un'architettura virtuosa che diventi "virale". 



Riguardo l'architettura di Gehry mi è sembrato interessante l'articolo "The Software Behind Frank Gehry’s Geometrically Complex Architecture" del quale riporto il link di riferimento (la pagina contiene numerosi altri link di rimando a articoli o video) https://priceonomics.com/the-software-behind-frank-gehrys-geometrically/
e una citazione:

<<"The first generation of architecture and engineering software was developed in the late 1970s. It allowed designers to draw via the computer instead of on paper. But the results were still just drawings.  In the 1990s, Frank Gehry pioneered a second generation of  “smart” digital design in architecture, by using software to optimize designs and translate them directly into a process of fabrication and construction.

Now known in the industry as parametric design and building information modeling, this approach has ushered in a new era of architecture, according to art historian Irene Nero: the era of “technological construction.”>>

 2. Walter Gropius -Bauhaus, pag. 32-33 di "Introduzione alla rivoluzione informatica in Architettura"-  

Walter Gropius trova il modo di reagire alla crisi della modernità sviluppando un'architettura volta a comunicare null'altro se non se stessa. I criteri "funzionalisti" sviluppati e insegnati nella scuola del Bauhaus, nel campo architettonico e non solo, derivano dal mondo dell'industrializzazione e delle "macchine". 
Oggi le necessità sono nuove e i mezzi diversi: serve una nuova architettura.







In rete ha colpito la mia attenzione questo logo: come una specie di "corto circuito" il mondo della comunicazione e dell'informazione, dei social, ha cercato di "rimettersi in contatto" con il mondo di 100 anni prima del Bauhaus, rileggendo un logo a tutti comunemente noto (quello di Instagram) con un linguaggio "minimale" lontano dai nostri tempi. Riporto il link della pagina dove poter trovare anche altri loghi contemporanei elaborati in "stile bauhaus" https://en.99designs.it/blog/design-history-movements/famous-logos-bauhaus-style/


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